mercoledì 4 marzo 2009
L'AMBIENTE E' UNA RISORSA PER L'ECONOMIA
ECOLOGIA POSITIVA
Un ambientalismo vero,diverso da quello tradizionale,si fonda sulla conoscenza scientifica per la realizzazione di uno sviluppo sostenibile.
Alla conferenza programmatica del movimento "fare ambiente",tenuta a ROMA in questi giorni,hanno partecipato personalità istituzionali e scientifiche;il presidente,docente di diritto dell'ambiente all'UNIVERSITA'DEGLI STUDI DI NAPOLI,è il prof.Vincenzo Pepe esperto nella gestione dell'ambiente.
Con "FARE AMBIENTE" ha deciso di far sentire la voce dell'ambientalismo realista nell'intento di mandare avanti di pari passo la tutela dell'ambiente e lo sviluppo economico che deve realizzarsi attraverso l'implementazione del PRINCIPIO DI SUSSIDARIETA',quale meccanismo attendibile di gestione delle risorse ,riempiendo il vuoto dell'ambientalismo tradizionale notoriamente rappresentato dai negazionisti dello sviluppo economico.
L'ecologia positiva germina e si modella nelle aule universitarie,dove si insegna che la tutela dell'ambiente si coniuga perfettamente con l'etica sociale di tutta la comunita'.
Viene ipotizzato un modello di STATO AMBIENTALE che governi, in una forma di federalismo ecologista,con il principio di sussidiarietà,valutando l'ambiente un punto di forza per l'economia e non più un limite.
Sino ad oggi infatti la politica dei no demagogici a priori non ha permesso uno sviluppo equilibrato,armonioso e ben distribuito sul territorio nella ricerca di un utilizzo oculato delle risorse locali.
La salvaguardia infatti non può fermarsi nella contemplazione dello scenario naturale,impedendo l'evolversi inevitabile delle esigenze antropiche;l'uomo infatti è sempre stato attivo sul pianeta nel tentativo di trarre mezzi da esso prima per la sopravvivenza di se stesso e della specie di appartenenza, e in seguito per il miglioramento della qualità della vita,diventando parte significativa e integrata dentro l'ecosistema.
Oggi,aiutato dalle conoscenze scientifiche,può correggere certe storture nella gestione storica delle risorse adottando il PRINCIPIO DI PRECAUZIONE nel suo intervento nel sistema;consapevole e responsabile della precarietà sempre costante dell'equilibrio tra i diversi elementi e fattori dell'ecosistema terrestre strutturato nelle componenti biotiche e abiotiche,cioè specie viventi,clima e piattaforma del terreno.
L'utilizzo generalizzato e distribuito in tutto il pianeta di uno stesso bene prodotto in una nicchia geografica specifica,comporta la necessità di manipolazioni,vedi imballaggi per il trasporto dello stesso e il conseguente valore disgiunto dei rifiuti nelle loro varie tipologie:RSU,umidi,inerti ingombranti ecc.,inquinamento atmosferico,idrico e alimentare di conseguenza.
Come rimedio contingente in attesa di una acquisizione di uno stile di vita rivisto e corretto,e di nuove conoscenze tecnologiche nell'impiego dei carburanti, i rifiuti in particolare vanno recuperati:
1)attraverso la raccolta differenziata che tenda al 100% e permetta il riciclo della materia
2)attraverso l'utilizzo dell'energia liberata dagli stessi negli impianti termovalorizzatori.
Come volano dell'economia,l'ambiente può tesaurizzare il patrimonio culturale espresso dalle arti figurative,edifici,musei e bellezze che in un "unicum" con quelle paesaggistiche,di ristorazione e di accoglienza,vede realizzati percorsi turistici rilevanti.
I temi energetici connotano l'appartenenza alla UE che impone un impegno per la riduzione dell'immissione nell'atmosfera della CO2(un'auto euro5 ne produce 130 grammi al Km),SO2,SO3,NOX,NO3',SO4'',PbO,MP10,benzene C6H6,con formazione talora di O3 ovvero ozono.
Vi è anche l'obbligo di produrre energia da fonti rinnovabili:biomassa,idrica,eolica,fotovoltaica e/o alternative.
Vanno riavviate anche le ricerche per il nucleare basato sui processi di FISSIONE e FUSIONE, in un mondo sempre più bisognoso di energia.
I sistemi di 3a generazione avanzata producono in sicurezza nel rispetto di un protocollo operativo collaudato.L'esperienza positiva ke va maturandosi ad esempio nella centrale di Krsko in Slovenia,a detta del governo di Lubiana,ha migliorato il consenso sull'uso del nucleare nel Paese,e vede in esso la soluzione ottimale per rispondere ai paletti ambientali,e allo sviluppo dell'economia a basso costo energetico;si stima infatti ke viene evitata l'immissione nell'atmosfera di 4 milioni di tonnellate di CO2 l'anno (sic! quattro milioni). E'vero anche ke esiste il problema non del tutto risolto dello smaltimento delle scorie radiattive il cui potenziale inquinante persiste per tempi secolari.
L'ambientalismo tradizionale e catastrofico è da considerare patetico e oramai superato xkè inadeguato ai ritmi di sviluppo ke la comunità planetaria nel suo cammino storico esige.
L'intoduzione nelle scuole dell'EDUCAZIONE AMBIENTALEcome materia di studio curricolare costituisce un contributo all'acqusizione di un "animus"ambientale realista,ke si misura con il bilanciamento dei valori tradizionali e lo sviluppo sostenibile x il benessere di tutti i VIVENTI,nella sicurezza della continuità della vita nella biodiversità e nella evoluzione delle specie.
L'ambiente non è nè di destra nè di sinistra,ma è il grande patrimonio dell'umanità e come tale va valutato con la sinergia dell'ottimismo della ragione e il realismo del fare.-
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