giovedì 30 luglio 2009
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domenica 26 aprile 2009
giovedì 23 aprile 2009
domenica 19 aprile 2009
giovedì 26 marzo 2009
BUONA PASQUA a TUTTI
Milioni di agnelli vengono in questi giorni sgozzati e dissanguati;ma perkè??
Festeggiamo la SANTA PASQUA con agnelli vivi:sarà una PASQUA FELICE per tutti!!
L'agnello sacrificale è stato CRISTO,risorto in questo ke è GIORNO DI VITA.
Lasciamoli VIVERE :è un diritto anche loro.
"....non aprì bocca l'agnello condotto al macello "
giovedì 19 marzo 2009
lunedì 16 marzo 2009
giovedì 12 marzo 2009
LA LEGGENDA DI ZLATOROG
OVVERO L'INCANTATO GIARDINO DEL CAMOSCIO E DEI FIORI ROSSI
Narra la vicenda, di matrice preistorica e popolarissima nell'area austro-slovena-friulana,di un bianco camoscio dai corni d'oro(zlati rog)che all'alba dei tempi viveva in un giardino posto sulle alte balze del monte Triglav(la massima vetta della Slovenia con 2864 m. nella val Trenta) protetto dall'incantesimo,che lo rendeva invulnerabile,di tre fate,le ROJENICE,dal cuore tenero e misericordioso ke il popolo sloveno con quello carinziano ricorda con gratitudine,con le quali vegliava un poderoso tesoro ivi nascosto,e amava correre libero anche per prati vicino alle case perchè allora uomini e animali vivevano in pace.
Se venisse colpito,narra il racconto sloveno vissuto nella tradizione orale fino all'800,dal suo sangue sboccerebbero dei fiori rossi che lo risanerebbero,ma significherebbe anche la morte per il feritore. Chi riuscisse poi a impossessarsi dei suoi corni,avrebbe la chiave dei tesori nascosti nel monte Bogatin da un serpente a più teste;tesori che 700 carri non basterebbero a portare via.
L'ingratitudine e l'avidità umana però trasformarono quel paradiso alpino nei pressi dei laghetti Jeserca in un deserto roccioso.Accadde che tra le pendici del monte e la valle si consumò una tragica storia d'amore.SPELA bruna e appassionata pastora di malga KOMNA (altopiano roccioso omonimo)contende a JERICA l'amore di un aitante giovane cacciatore di val Trenta.
I capricci di Jerica spingono però il giovane a sfidare la sorte e a salire il monte per impossessarsi del tesoro e conquistare la ragazza;diede la caccia al camoscio fatato,lo ferì ma non riuscì a catturarlo.
Dal sangue dell'animale sacro fiorirono meravigliosi boccioli rossi,ROZA MOGOTA,"con tutti i poteri"che gli donarono una nuova vita.Abbagliato dallo scintillare della dorata impalcatura,il cacciatore invece precipitò nell'abisso;il suo corpo,con un mazzetto di rose del Triglav,sarà restituito dal fiume alla ragazza ormai pentita.
Il misterioso camoscio bianco nascose il tesoro tra sommità poste altrove,lasciando un desolato paesaggio roccioso,non si fece più vedere deluso dal tradimento degli uomini e fuggendo in una terra lontana senza agguati e cacciatori.
A ricordare l'auricorno ancora oggi sono i fiori rossi della POTENTILLA NITIDA o ROSA DEL TRIGLAV che d'estate macchiano come sangue i monti circostanti;un tipo di birra con l'immagine di Zlatorog,e la maledizione che fuggendo l'animale predisse agli uomini secondo la quale essi non sarebbero più vissuti in pace nè con gli animali nè con i loro simili.
Questo mito simboleggia l'eterna lotta tra il bene e il male;l'Auricorna è messaggero di luce e vita:punendo l'uomo che ha osato violare l'integrità della natura e con essa la legge divina.
C'è nell'alto Isonzo(Soca)una croce di monito ai cacciatori con questi versi:
Sono andato ad ammazzare camosci
Ma Dio ha detto:
la tua morte deve essere,Andre Komac
Pregate Dio per la mia anima credente.
In lingua slovena:
Sim sal gamse smertit
Al Bog je djal:
toja smert more bit
Jest Andre Komac
prosite Boga za mojo verno duso.
Come questa,anche tutte le leggende fiorite attorno al Triglav,il monte a tre teste,parlano sempre di qualcosa difficile da vedere,avere e trovare come la bellezza di questa montagna:non immediata, pronta a svelarsi solo a chi la cerca con infinita pazienza e rispetto.Chi arrampica sulle pendici del monte Tricorno con questi atteggiamenti potrà sperare di venir premiato con ogni genere di sorpresa.Forse anche quella di intravvedere l'Auricorno,di trovare il tesoro nascosto o scoprire un fiore ancora sconosciuto.
mercoledì 11 marzo 2009
martedì 10 marzo 2009
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#/profile.php?id=1153936848&ref=profile: "la leggenda del camoscio ZLADOROG"
mercoledì 4 marzo 2009
L'AMBIENTE E' UNA RISORSA PER L'ECONOMIA
ECOLOGIA POSITIVA
Un ambientalismo vero,diverso da quello tradizionale,si fonda sulla conoscenza scientifica per la realizzazione di uno sviluppo sostenibile.
Alla conferenza programmatica del movimento "fare ambiente",tenuta a ROMA in questi giorni,hanno partecipato personalità istituzionali e scientifiche;il presidente,docente di diritto dell'ambiente all'UNIVERSITA'DEGLI STUDI DI NAPOLI,è il prof.Vincenzo Pepe esperto nella gestione dell'ambiente.
Con "FARE AMBIENTE" ha deciso di far sentire la voce dell'ambientalismo realista nell'intento di mandare avanti di pari passo la tutela dell'ambiente e lo sviluppo economico che deve realizzarsi attraverso l'implementazione del PRINCIPIO DI SUSSIDARIETA',quale meccanismo attendibile di gestione delle risorse ,riempiendo il vuoto dell'ambientalismo tradizionale notoriamente rappresentato dai negazionisti dello sviluppo economico.
L'ecologia positiva germina e si modella nelle aule universitarie,dove si insegna che la tutela dell'ambiente si coniuga perfettamente con l'etica sociale di tutta la comunita'.
Viene ipotizzato un modello di STATO AMBIENTALE che governi, in una forma di federalismo ecologista,con il principio di sussidiarietà,valutando l'ambiente un punto di forza per l'economia e non più un limite.
Sino ad oggi infatti la politica dei no demagogici a priori non ha permesso uno sviluppo equilibrato,armonioso e ben distribuito sul territorio nella ricerca di un utilizzo oculato delle risorse locali.
La salvaguardia infatti non può fermarsi nella contemplazione dello scenario naturale,impedendo l'evolversi inevitabile delle esigenze antropiche;l'uomo infatti è sempre stato attivo sul pianeta nel tentativo di trarre mezzi da esso prima per la sopravvivenza di se stesso e della specie di appartenenza, e in seguito per il miglioramento della qualità della vita,diventando parte significativa e integrata dentro l'ecosistema.
Oggi,aiutato dalle conoscenze scientifiche,può correggere certe storture nella gestione storica delle risorse adottando il PRINCIPIO DI PRECAUZIONE nel suo intervento nel sistema;consapevole e responsabile della precarietà sempre costante dell'equilibrio tra i diversi elementi e fattori dell'ecosistema terrestre strutturato nelle componenti biotiche e abiotiche,cioè specie viventi,clima e piattaforma del terreno.
L'utilizzo generalizzato e distribuito in tutto il pianeta di uno stesso bene prodotto in una nicchia geografica specifica,comporta la necessità di manipolazioni,vedi imballaggi per il trasporto dello stesso e il conseguente valore disgiunto dei rifiuti nelle loro varie tipologie:RSU,umidi,inerti ingombranti ecc.,inquinamento atmosferico,idrico e alimentare di conseguenza.
Come rimedio contingente in attesa di una acquisizione di uno stile di vita rivisto e corretto,e di nuove conoscenze tecnologiche nell'impiego dei carburanti, i rifiuti in particolare vanno recuperati:
1)attraverso la raccolta differenziata che tenda al 100% e permetta il riciclo della materia
2)attraverso l'utilizzo dell'energia liberata dagli stessi negli impianti termovalorizzatori.
Come volano dell'economia,l'ambiente può tesaurizzare il patrimonio culturale espresso dalle arti figurative,edifici,musei e bellezze che in un "unicum" con quelle paesaggistiche,di ristorazione e di accoglienza,vede realizzati percorsi turistici rilevanti.
I temi energetici connotano l'appartenenza alla UE che impone un impegno per la riduzione dell'immissione nell'atmosfera della CO2(un'auto euro5 ne produce 130 grammi al Km),SO2,SO3,NOX,NO3',SO4'',PbO,MP10,benzene C6H6,con formazione talora di O3 ovvero ozono.
Vi è anche l'obbligo di produrre energia da fonti rinnovabili:biomassa,idrica,eolica,fotovoltaica e/o alternative.
Vanno riavviate anche le ricerche per il nucleare basato sui processi di FISSIONE e FUSIONE, in un mondo sempre più bisognoso di energia.
I sistemi di 3a generazione avanzata producono in sicurezza nel rispetto di un protocollo operativo collaudato.L'esperienza positiva ke va maturandosi ad esempio nella centrale di Krsko in Slovenia,a detta del governo di Lubiana,ha migliorato il consenso sull'uso del nucleare nel Paese,e vede in esso la soluzione ottimale per rispondere ai paletti ambientali,e allo sviluppo dell'economia a basso costo energetico;si stima infatti ke viene evitata l'immissione nell'atmosfera di 4 milioni di tonnellate di CO2 l'anno (sic! quattro milioni). E'vero anche ke esiste il problema non del tutto risolto dello smaltimento delle scorie radiattive il cui potenziale inquinante persiste per tempi secolari.
L'ambientalismo tradizionale e catastrofico è da considerare patetico e oramai superato xkè inadeguato ai ritmi di sviluppo ke la comunità planetaria nel suo cammino storico esige.
L'intoduzione nelle scuole dell'EDUCAZIONE AMBIENTALEcome materia di studio curricolare costituisce un contributo all'acqusizione di un "animus"ambientale realista,ke si misura con il bilanciamento dei valori tradizionali e lo sviluppo sostenibile x il benessere di tutti i VIVENTI,nella sicurezza della continuità della vita nella biodiversità e nella evoluzione delle specie.
L'ambiente non è nè di destra nè di sinistra,ma è il grande patrimonio dell'umanità e come tale va valutato con la sinergia dell'ottimismo della ragione e il realismo del fare.-
lunedì 2 marzo 2009
domenica 1 marzo 2009
sabato 28 febbraio 2009
lunedì 23 febbraio 2009
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Nella pianura friulana compresa tra i fiumi Natisone e Judrio, in un crocevia immaginario dove si dipartono i sentieri che legano l'ambiente alla storia, e luogo dove si tramandano i valori autentici del territorio e le tradizioni di un mondo unico,a 10 km da Udine capoluogo provinciale, nel borgo di Gagliano appartenente alla comunità di Cividale, trova ospitalità l'azienda agricola "PREMAU ' ". Sono tempi ormai lontani quelli da quando la famiglia Pascolini,proprietaria dei terreni annessi, conduce l'attività di allevatore-coltivatore con dedizione entusiasta e nella considerazione dovuta verso le tradizioni legate al culto della madre terra onorata come tale per aver sempre dato certezza di sopravvivenza ma anche opportunità nel tempo di progresso economico e culturale.
Oggi, come in molte altre situazioni, infatti il titolare ha un titolo di studio che gli consente di gestire l'azienda con l'impiego di mezzi tecnolo gici e criteri innovativi, di parametrarsi con le dinamiche di uno scenario locale e globale in continua trasformazione. La giornata di lavoro del contadino è impegnativa iniziando di buon mattino alle luci dell'alba per terminare a crepuscolo inoltrato; si aggiun gono sempre emozioni nuove, rinnovate dai piaceri del condurre un lavoro creativo vedendo concretizzati i propri progetti, intenti e premiate le scelte. La fattoria è condotta, forse per un richiamo ancestrale e con la disponibilità dei familiari, da Giovanni che insegna Biologia e Chimica presso un Liceo di Udine: motivato da giustificate ambizioni di non disperdere un patrimonio di esperienze e conoscenze acquisite sul campo e in altri ambiti, e di inseguire un sogno, perché anche i sogni si tramandano da padre in figlio: quello di configurare un'impresa,pur piccola, con caratteristiche speri mentali e valenze didattiche mirando alla valorizzazione e promozione del territorio, alla tutela di uno stile di vita e di lavoro.
L'azienda già nel passato si è prestata ad essere sito sperimentale di viticoltura del Ministero dell'Agricoltura sotto forma di vivaio di barba telle, dove si è costituito nuovo materiale clonale di vitigni, sotto la direzione competente del Capo dell'Ispettorato dott. Guido Poggi, intelligente fi gura indimenticata, ancor oggi insostituita, di tecnico e scienziato che ha dato un significativo impulso innovativo allo sviluppo agricolo della provincia friulana negli anni'50-'60. Il podere, o orto agrario come allora veniva chiamato dai locali, si estende su una superficie di 3 ettari con terreno di origine alluvionale è catalo gato in Catasto su Foglio 0034 e Particella 00311, di classe seconda con componenti di medio impasto, caratterizzato da una presenza significativa di uno scheletro calcareo che permette lo smaltimento dell'acqua di precipitazione. E'posto su un territorio ai limiti di due zone a denominazione di origine controllata,da cui attinge le caratteristiche più vantaggiose: Grave e Colli orientali; la prima di origine alluvionale,la seconda eocenica emersa dal mare con la presenza della caratteristica MARNA detta anche PONKA o argilla calcarea,con affioramenti locali di ARENARIA o sabbia calcificata.
La piana non è quella della quale, secondo la definizione dello scrittore russo Anton Cechov " soltanto gli uccelli migratori conoscono l'esten sione" ,ma è una dimora di lavoro sereno, di relazione" amorosa" con la natura presente con le specie coltivate e con gli animali che transitano spesso attin gendo qui l'energia per il loro vivere. Il tempo scorre e ripropone ad ogni ciclo produttivo nuovi problemi che, richiedendo tensione e attenzione,fanno trovare motivazioni, significa ti e metasignificati nel continuare un lavoro in permanente rinnovo, ricco di rimandi simbolici e storici,nel transito dalla fine di un tempo irrimediabilmente perduto all'inizio di uno nuovo,ancora incognito ma per questo emozionante.
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Oggi, come in molte altre situazioni, infatti il titolare ha un titolo di studio che gli consente di gestire l'azienda con l'impiego di mezzi tecnolo gici e criteri innovativi, di parametrarsi con le dinamiche di uno scenario locale e globale in continua trasformazione. La giornata di lavoro del contadino è impegnativa iniziando di buon mattino alle luci dell'alba per terminare a crepuscolo inoltrato; si aggiun gono sempre emozioni nuove, rinnovate dai piaceri del condurre un lavoro creativo vedendo concretizzati i propri progetti, intenti e premiate le scelte. La fattoria è condotta, forse per un richiamo ancestrale e con la disponibilità dei familiari, da Giovanni che insegna Biologia e Chimica presso un Liceo di Udine: motivato da giustificate ambizioni di non disperdere un patrimonio di esperienze e conoscenze acquisite sul campo e in altri ambiti, e di inseguire un sogno, perché anche i sogni si tramandano da padre in figlio: quello di configurare un'impresa,pur piccola, con caratteristiche speri mentali e valenze didattiche mirando alla valorizzazione e promozione del territorio, alla tutela di uno stile di vita e di lavoro.
L'azienda già nel passato si è prestata ad essere sito sperimentale di viticoltura del Ministero dell'Agricoltura sotto forma di vivaio di barba telle, dove si è costituito nuovo materiale clonale di vitigni, sotto la direzione competente del Capo dell'Ispettorato dott. Guido Poggi, intelligente fi gura indimenticata, ancor oggi insostituita, di tecnico e scienziato che ha dato un significativo impulso innovativo allo sviluppo agricolo della provincia friulana negli anni'50-'60. Il podere, o orto agrario come allora veniva chiamato dai locali, si estende su una superficie di 3 ettari con terreno di origine alluvionale è catalo gato in Catasto su Foglio 0034 e Particella 00311, di classe seconda con componenti di medio impasto, caratterizzato da una presenza significativa di uno scheletro calcareo che permette lo smaltimento dell'acqua di precipitazione. E'posto su un territorio ai limiti di due zone a denominazione di origine controllata,da cui attinge le caratteristiche più vantaggiose: Grave e Colli orientali; la prima di origine alluvionale,la seconda eocenica emersa dal mare con la presenza della caratteristica MARNA detta anche PONKA o argilla calcarea,con affioramenti locali di ARENARIA o sabbia calcificata.
La piana non è quella della quale, secondo la definizione dello scrittore russo Anton Cechov " soltanto gli uccelli migratori conoscono l'esten sione" ,ma è una dimora di lavoro sereno, di relazione" amorosa" con la natura presente con le specie coltivate e con gli animali che transitano spesso attin gendo qui l'energia per il loro vivere. Il tempo scorre e ripropone ad ogni ciclo produttivo nuovi problemi che, richiedendo tensione e attenzione,fanno trovare motivazioni, significa ti e metasignificati nel continuare un lavoro in permanente rinnovo, ricco di rimandi simbolici e storici,nel transito dalla fine di un tempo irrimediabilmente perduto all'inizio di uno nuovo,ancora incognito ma per questo emozionante.
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Salve ! Sono il prof.Pascolini Giovanni .Abito a Cividale del Friuli e sono insegnante di biologia e chimica in un liceo di Udine.
Ho appena creato il mio blog che mi permetterà ,come diario online,di comunicare idee,commenti e osservazioni su fatti e fenomeni di varia tipologia di interesse comune.
Grazie per l'attenzione.
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